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La porta di Brandeburgo a Berlino

La Porta di Brandeburgo a Berlino

La Porta di Brandeburgo a Berlino

La porta di Brandeburgo a Berlino

La “Brandenburger Tor” o Porta di Brandeburgo: la miglior maniera di entrare a Berlino!

 

La Porta di Brandeburgo (Brandenburger Tor) è uno dei monumenti più importanti di Berlino e, forse, il più famoso della Germania. Senza dubbio si tratta di una tappa obbligatoria per chi visita la capitale tedesca ed è, ovviamente, parte integrante delle nostre visite guidate di Berlino in italiano.

Simbolo della riunificazione Tedesca del 1990, la Porta di Brandeburgo è un esempio perfetto di come un monumento non sia soltanto una costruzione o un edificio, ma soprattutto ciò che su di esso viene proiettato dallo sguardo del visitatore.

Dalla sua costruzione alla fine del XVIII secolo ad oggi, la Porta di Brandeburgo è stata ammirata da diverse generazioni di Berlinesi e ad essa sono stati associati sentimenti e simboli molto diversi tra loro: dalla consacrazione della Prussia come potenza dell’Europa centrale, ai momenti più tristi del nazismo e del Muro di Berlino.

La Porta di Brandeburgo non ha quasi mai cambiato il suo aspetto nel corso degli anni ma il suo significato è mutato moltissimo attraverso le differenti fasi della storia berlinese.

L’ORIGINE DELLA PORTA DI BRANDEBURGO: LA CONSACRAZIONE DI UN RE

La Brandenburger Tor sorge su quello che era il confine della capitale prussiana, oltrepassato il quale si trovavano le foreste del Brandeburgo e la riserva di caccia di Berlino: l’odierno Parco Tiergarten.

La Porta di Brandeburgo viene commissionata da Federico Guglielmo II di Prussia, uno dei regnanti più contraddittori del suo tempo, tanto che venne soprannominato dai suoi sudditi “der dicke Lüderjahn “, il grassone buono a nulla.

Federico Guglielmo si auspicava un’alleanza tra Prussia, Paesi Bassi e Gran Bretagna sullo stile della Lega Attica di Atene, con lui stesso nel ruolo che incarnò Pericle. L’unione avrebbe portato a una nuova epoca di benessere e pace. Per questo i motivi e lo stile della porta sono quelli della mitologia classica, con forti richiami all’acropoli di Atene. Il nome stesso della Porta all’epoca della costruzione testimonia le intenzioni del re: nel 1791 viene inaugurata come “Porta della Pace”.

Dalla sua costruzione e fino al 1918, anno della caduta della monarchia tedesca, soltanto la famiglia reale e i loro invitati potevano attraversare l’arcata centrale della Porta. Il resto dei viaggiatori si serviva delle “ali” laterali, dove si trovavano anche gli uffici doganali.

La Porta di Brandeburgo a Berlino

LA PORTA DI BRANDEBURGO: DA SIMBOLO DI PACE A MONUMENTO NAZIONALISTA

Originariamente, la Quadriga posta sulla sommità della Porta e guidata da Nike – la dea della Vittoria greca – avrebbe dovuto simboleggiare la Pace. Con l’inizio del XIX secolo le cose dovranno purtroppo cambiare.

La Croce di Ferro, ideata dal famoso architetto berlinese Schinkel e posta all’interno della corona di alloro nel 1814, diverrà uno dei più famosi riconoscimenti al valore militare prussiano e tedesco. Essa, infatti, fu creata per celebrare i combattenti delle guerre di indipendenza, come furono chiamate le battaglie contro Napoleone, dopo che, a capo dell’esercito francese, invase Berlino nel 1806.

Proprio da questa iniziale sconfitta, avrà inizio la riorganizzazione amministrativa e militare della Prussia in senso moderno. Questo episodio influenzerà infatti le azioni e le ideologie impiegate in Germania durante l’impero tedesco (1871 – 1918) e durante la Germania nazista (1933-1945).

Sconfitto Napoleone la Porta della Pace diventa, dunque, la Porta di Brandeburgo.

UN SIMBOLO DELLA RIUNIFICAZIONE TEDESCA

Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, Berlino e la Germania vengono divise in quattro zone di occupazione, amministrate dagli Alleati e dall’Unione Sovietica. Già nel 1949 le zone di occupazione diventano entità politiche indipendenti: nascono la Repubblica Tedesca Federale (Ovest) e la Repubblica Democratica Tedesca (Est).

La Porta di Brandeburgo ritornerà ad essere una zona di confine. Oltrepassarla però non significava varcare il confine tra la capitale Prussiana e le foreste del Brandeburgo. Nell’immediato dopoguerra, varcare la Porta significava attraversare due mondi molto differenti: da una parte l’occidente liberale e capitalista, dall’altra l’autoritarismo comunista d’ispirazione sovietica.

Nel 1961 le differenze e i contrasti, anche a livello internazionale, tra queste due sfere di influenza porteranno alla costruzione del famoso Muro di Berlino. Durante tutta la vita del Muro (1961 – 1989), la Porta di Brandeburgo rimarrà dentro la cosiddetta “Terra di Nessuno“, la striscia fortemente militarizzata che si creò tra il Muro di Berlino vero e proprio e il muro di protezione costruito appena dietro ad esso, per poter sorvegliare meglio il confine da parte dell’Esercito Popolare della Germania Est.

Proprio davanti alla Porta di Brandeburgo, e molto vicino a quelle che allora erano le rovine dell’edificio del Reichstag, il parlamento tedesco, si terrà nel 1987 il famoso discorso di Ronald Reagan, allora presidente degli Stati Uniti d’America, quando si rivolgerà al capo dell’Unione Sovietica con le seguenti parole:

“Signor Gorbachov aprà questa porta, abbatta il Muro”. (VEDI QUI IL VIDEO)

Parole che si mischiano nella nostra memoria con le lacrime dei Berlinesi che il 9 novembre del 1989, alla caduta del Muro di Berlino, si troveranno e si riuniranno finalmente proprio sotto alla Porta di Brandeburgo, che per così tanto tempo era stato uno dei simboli della loro divisione.

Un’opera architettonica berlinese del XVIII secolo, ispirata all’architettura e alla storia Ateniese, diventa così uno dei simboli più importanti della nostra storia, testimonianza e simbolo dei più rilevanti avvenimenti della nostra società, come le due guerre mondiali, la Guerra Fredda e la nascita della moderna Unione Europea.

PERSONAGGI STORICI LEGATI ALLA PORTA DI BRANDEBURGO

  • Napoleone => dopo l’occupazione di Berlino del 1806, porterà la Quadriga (situata in cima alla Porta di Brandeburgo) in Francia, con l’intento di installarla sopra l’Arco di Trionfo a Parigi.
  • Adolf Hitler => convertirà la Porta come simbolo del suo potere. Sotto ai suoi portici, marceranno innumerevoli tedeschi verso il disastro, convinti dall’autorità e dal carisma del Führer.
  • Ronald Reagan => la Porta sarà lo sfondo del suo famoso discorso tenuto a Berlino nel 1987.

COME ARRIVARE ALLA PORTA DI BRANDEBURGO A BERLINO

In metro: fermata Brandenburger Tor (linee U55, S1, S2);

In autobus: fermata Brandenburger Tor (linea Bus 100);

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  • Bellissima descrizione,completa anche dal punto di vista storico!

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