Nuova aggiunta alla nostra squadra, anche se attivo come guida a Berlino già da venticinque anni.
Luca decide con entusiasmo di unirsi al nostro progetto perché “attirato dal taglio moderno”, attento agli aspetti storici e sociali di Berlino e dall’impostazione degli itinerari. Orgogliosamente napoletano, riesce a trovare tra questi due mondi così lontani, addirittura delle similitudini.
Ricorda ancora la Berlino del Muro, conosciuta nei suoi viaggi interrail, e approda a Berlino, sradicato dalla sua Napoli per colpa di una studentessa Erasmus berlinese conosciuta a Napoli.
Vive a Berlino da ormai ventisei anni, attorniato da veri berlinesi che parlano in dialetto berlinese (cosa rara in questa città) in un quartiere di periferia verde del sud, sconosciuto ai più. È innamorato di Berlino quasi quanto di Napoli, e non è cosa da poco.
Vede con i suoi occhi tutte le trasformazioni incredibili della città dagli anni ’90 fino ad ora. Basta pensare che il nostro punto d’incontro, quando lui arriva a Berlino, era una distesa di sabbia.
Di formazione classica al Liceo e poi politica urbanistica e sociale all’Università, ama raccontare la storia e le dinamiche sociali di questa grande metropoli, le differenze ancora presenti tra Est e Ovest e le trasformazioni degli ultimi decenni.
Perché Berlino?
– Per caso. Ma forse anche per destino… già dagli anni ’80 tante strade portavano proprio lì.
Luogo preferito a Berlino?
– Tra i tanti, amo le strade e i cortili del quartiere di Mitte intorno alla Nuova Sinagoga: August Strasse, Linienstrasse, Koppenplatz. Ci ho sempre visto una luce speciale tra le facciate colorate dei palazzi storici e le storie della Berlino popolare.
Come sei diventata guida turistica?
– Ho sempre amato l’urbanistica e le ragnatele dei tessuti urbani delle metropoli, intrecci di storie e persone. Già nella mia Napoli ho lavorato come guida turistica nei primi anni ‘90, elaborando itinerari allora insoliti.
Cosa vuoi trasmettere alle persone che scoprono con te Berlino?
– In primo luogo, emozioni. Perché Berlino è una città dove ad ogni passo ci sono segnali empatici da cogliere ricostruendo la sua storia del ‘900 e guardando a presente e futuro. Una città “araba fenice”, sempre risorta dalle sue ceneri.