Il Bunker di Berlino dove Hitler si uccise il 30 aprile del 1945 è oggi il parcheggio più visitato al mondo.
In questo breve articolo ti spiegherò una storia affascinante, quella del Bunker di Hitler, anche se potrei benissimo aver intitolato il post in modo alternativo: “Come una guida può trasformare un parcheggio in un luogo che vale la pena visitare“. Ma adesso vediamo perché!
A dir la verità, ogni volta che vengo in questo posto come guida turistica di Berlino mi chiedo cosa possa renderlo davvero attraente ma d’altra parte, ogni volta che finisco di raccontarne la storia, ne comprendo il vero significato e la rilevante importanza rispetto ad altri luoghi narrati e visitati duranti i nostri Tour di Berlino in italiano.
Perché questo, è un luogo che mi costringe a ricostruire a parole ciò che le bombe hanno completamente distrutto ed è anche il luogo che mette Hitler esattamente al suo posto.
CHE COS’È UN BUNKER?
La parola bunker, la cui origine, come si può intuire, è tedesca si riferisce a una costruzione in cemento armato. Di solito è un luogo sotterraneo e funge da rifugio durante i bombardamenti.
Durante la Seconda Guerra Mondiale costruzioni simili proliferarono nella maggior parte delle città tedesche e a Berlino ce n’erano di diversi tipi: il più famoso di tutti è chiamato Hitler’s Bunker.
La maggior parte di tali strutture a Berlino erano bunker sopraelevati ed alcuni possono essere ancora visitati. Ma non è così per il Bunker di Hitler, che è solo un ricordo e qualche blocco di cemento superstite.
LA STORIA DEL BUNKER DI HITLER A BERLINO
Il cosiddetto Bunker di Hitler a Berlino è meta di pellegrinaggio per molti visitatori. Anche se in verità, al momento, non è né più né meno che un parcheggio.
Certo, ai suoi tempi quello spazio ospitava l’edificio in cui Adolf Hitler trascorse i suoi ultimi mesi di vita, un edificio che fu costruito a partire dal 1943 nel luogo dove erano situati i giardini della Cancelleria. Un colosso di cemento di dimensioni impressionanti, per un totale di 540 metri quadrati, ubicato ad una profondità di circa 8 metri!
Il famoso bunker era composto da due parti, ciascuna avente diverse funzioni: una, infatti, era destinata al dittatore e al suo ambiente personale, l’altra invece era indirizzata all’apparato burocratico.
È qui, inoltre, il luogo in cui Hitler sposò Eva Braun per poi togliersi la vita. È in questo luogo che è sorto il mito della sua sopravvivenza; mito alimentato dal fatto che il corpo trovato era stato totalmente bruciato e un’identificazione visiva era praticamente impossibile.
Quello che sappiamo di quegli ultimi mesi proviene dalla testimonianza delle persone che erano lì. Molti di loro sono stati interrogati dagli Alleati e alcuni hanno parlato di nuovo con i media, decenni dopo. Sulla base di queste storie e della documentazione esistente possiamo ottenere un’idea più o meno chiara di ciò che è accaduto.
Molte di queste fonti sono state inoltre usate per il film “La Caduta – Gli ultimi giorni” del 2004. Ed è stato proprio questo film che ha trasformato questo posto, che la Germania stessa aveva lasciato nell’oblio, in una vera e propria attrazione turistica.
IL BUNKER DI HITLER OGGI
Sebbene l’edificio sia stato distrutto nel dopoguerra e la maggior parte dei berlinesi non sapeva dove si trovasse, oggi il Bunker di Hitler è un punto essenziale per i visitatori di Berlino. Molti gruppi con le loro guide si riuniscono nel mezzo di uno spazio insignificante che, a prima vista, si potrebbe associare alla periferia di qualsiasi città. Ma siamo invece nel cuore della capitale tedesca.
In diverse lingue, le varie guide che passano da qui, tentano a volte con umorismo altre volte con una certa solennità, di tradurre questo spazio a coloro che arrivano nella capitale della Germania. In ogni caso, cercare tracce di questa figura centrale del XX secolo in questo luogo, richiede immaginazione ed è fondamentale una buona guida.
Praticamente non è rimasto quasi nulla. Se scavassimo troveremmo blocchi di cemento e forse qualche oggetto di uso quotidiano. I resti delle pareti profonde oltre tre metri e del soffitto, risveglieranno in futuro le domande degli archeologi, domande alle quali probabilmente nemmeno coloro che hanno vissuto in quel tempo sarebbero in grado di rispondere.
HITLER E BERLINO: UN RAPPORTO COMPLICATO
La verità è che Berlino non ha trovato altro modo per avvicinarsi a quell’uomo che non ha mai voluto ma del quale è diventata inevitabilmente sinonimo. Hitler non amava Berlino e Berlino non fu mai una “città del movimento”, che è il modo in cui i nazisti chiamavano il progetto politico hitleriano. Tuttavia, quando si dice: “Berlino”, nel mondo intero si pensa subito a quei 12 anni in cui Hitler governò la Germania.
Forse questo luogo ci trasmette come la società si sia posta e si pone tuttora nei confronti dei nazisti, soprattutto se confrontato con quanto costruito e rivolto ai monumenti dedicati ai diversi e numerosi gruppi di vittime di quel periodo.
Infatti, mentre le vittime della dittatura hanno nel Memoriale agli Ebrei assassinati d’Europa o nei Memoriali dedicati ai Rom e Sinti e alle vittime omosessuali della persecuzione nazista, un posto di rilievo nella memoria collettiva, grazie anche a dei un progetti tangibili posti nelle immediate vicinanze del luogo in cui trovava la Nuova Cancelleria di Hitler, il tiranno non ha meritato altro se non un luogo vuoto, che non invita a dimenticare, ma bensì a diminuirne l’importanza.
I suoi crimini non sono stati dimenticati, ma ora se ne parla in un parcheggio. Per un uomo che voleva essere al centro del mondo, questa è stata indubbiamente una destinazione poco lusinghiera.
COME ARRIVARE AL BUNKER DI HITLER A BERLINO
– In metro: fermata Brandenburger Tor (linee U55, S1, S2) o Mohrenstrasse (U2);
– In autobus: fermata Wilhelmstraße (linea Bus 200, 300 M48);
– Con il nostro Tour Quotidiano BERLINO INDISPENSABILE o con la visita guidata in modalità privata BERLINO TOTALE. Conosci questo luogo unico accompagnato da una guida esperta in italiano madrelingua!