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Il Memoriale agli ebrei assassinati d’Europa a Berlino

Il Memoriale agli ebrei assassinati d’Europa

Il Memoriale agli ebrei assassinati d’Europa

Il Memoriale agli ebrei assassinati d’Europa a Berlino ,

Il Memoriale agli ebrei assassinati d’Europa: 2711 steli per ricordare l'inconcepibile. Un monumento alla colpa nel cuore di Berlino.

Il Memoriale agli ebrei assassinati d’Europa (Denkmal für die ermordeten Juden Europas) è un’opera ibrida tra architettura e scultura, concepita dall’architetto Peter Eisenman e inaugurata nel 2005.

Si trova a metà strada tra Potsdamer Platz e la Porta di Brandeburgo, in un luogo che per decenni ha fatto parte della Striscia della Morte del Muro di Berlino. È un monumento dedicato ai 6 milioni di ebrei europei uccisi dai nazisti e dai loro complici tra il 1933 e il 1945.

Il Memoriale, anche conosciuto come Memoriale dell’Olocausto o Memoriale della Shoah, occupa un’area di 1,9 ettari ed è composto da 2711 steli. Ogni stele ha un’altezza e un’inclinazione diversa e rappresenta la storia unica ed individuale di ognuna delle vittime del nazismo.

Si tratta di un memoriale molto speciale perché serve proprio per ricordare ai berlinesi e ai visitatori il più grande crimine commesso dallo stato tedesco e, allo stesso tempo, per mantenerne viva la memoria storica. Un’atrocità resa possibile anche a causa della complicità di una parte importante della società tedesca e di altre nazioni europee.

Il Memoriale a Berlino agli ebrei assassinati d’Europa

IL MEMORIALE AGLI EBREI ASSASSINATI D’EUROPA: UN MONUMENTO DIVERSO PER QUALCOSA DI UNICO

I monumenti e i memoriali sono normalmente costruiti per commemorare momenti storici o persone di cui una società è orgogliosa. Sono costruiti, però, anche per ricordare dal punto di vista delle vittime, un’ingiustizia.

Nel Memoriale agli ebrei assassinati d’Europa, la società tedesca è messa di fronte alla propria responsabilità e al senso di colpa. Accettare la responsabilità e assumere come società i crimini commessi è oggi molto importante per la Germania. Non sorprende, quindi, che i seguaci dell’estrema destra tedesca lo considerino un simbolo antinazionale.

L’Olocausto (Shoah) è il più terribile capitolo dell’antisemitismo europeo e per la brutalità delle sue dimensioni è qualcosa di incomparabile. Parlare di 6 milioni di ebrei uccisi durante il governo di Hitler equivarrebbe a una persona uccisa per ogni minuto dei 12 anni di potere nazista. Inoltre, il genocidio commesso fu industriale, burocraticamente organizzato e pianificato dallo Stato.

Un ulteriore luogo in cui questa sofisticatezza della barbarie nazista può essere ancora meglio compresa è il Campo di concentramento di Sachsenhausen, situato nei pressi di Berlino.

IL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE AGLI EBREI ASSASSINATI NELLA SHOAH

Dall’angolo sud-est dell’area del Memoriale agli ebrei assassinati d’Europa si accede al sotterraneo dove si trova il Centro di documentazione. La parte sotterranea ad ingresso gratuito ha proprio la funzione di integrare la forma astratta e anonima della memoria, trasmessa dal memoriale in superficie.

Con informazioni sulle vittime è possibile seguire un percorso che tratta simbolicamente i destini di alcune delle persone uccise durante il nazionalsocialismo. Quattro sale tematiche forniscono informazioni sulle vittime e sui luoghi della memoria. In questo percorso, La Sala dei Nomi è una delle parti più toccanti. In una stanza “vuota” vengono proiettati sulle pareti e letti ad alta voce, i nomi delle vittime conosciute della Shoah.

La lista è largamente incompleta e leggerla tutta richiederebbe un tempo pari a 6 anni, 7 mesi e 27 giorni.

Il Memoriale agli ebrei assassinati d’Europa a Berlino

PERCHÉ NON È STATO CHIAMATO MONUMENTO ALL’OLOCAUSTO O ALLA SHOAH?

La risposta è relativamente semplice: si tratta di rendere omaggio alle vittime e non di ricordare il crimine commesso.

Il Memoriale agli ebrei assassinati d’Europa non è un luogo in cui pensare agli autori, né per affrontarne i metodi e le motivazioni, ma per pensare esclusivamente alle singole persone uccise durante il nazismo.

PROGETTI ARTISTICI AL MEMORIALE AGLI EBREI ASSASSINATI D’EUROPA

Vor dem Verstummen

Il compositore Harald Weiss ha prodotto una colonna sonora per questo luogo emblematico della memoria storica. Il brano si chiama “Vor dem Verstummen” (“Prima di tacere”) e potete ascoltare il concerto registrato al Memoriale stesso tramite un’applicazione sullo smartphone:  https://youtu.be/IRULsrb_Q_U

Yolocaust

Un progetto artistico sul rapporto tra i visitatori e il Memoriale che ha destato molte polemiche.
Si tratta di Yolocaust, dell’artista israelo-tedesco Shahak Shapira. Molti dei viaggiatori non si soffermano a riflettere sul Memoriale e su cosa rappresenti e si dilettano fra i blocchi del monumento come fosse un luogo di piacere e di divertimento. Ed eccone il risultato.

COME ARRIVARE AL MEMORIALE AGLI EBREI ASSASSINATI D’EUROPA

In metro: fermate Mohrenstrasse (U2) e Brandenburger Tor (S1 e S2);

In autobus: linee 200 e 300 fermata Wilhelmstrasse;

A piedi: da Potsdamer Platz o dalla Porta di Brandeburgo;

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